Anziani che si lamentano: perché e come gestirli al meglio

Avere a che fare con degli anziani che si lamentano sempre, a lungo andare, può diventare faticoso e demotivante, nonostante tutto l’amore e l’impegno che un figlio può mettere nel prendersi cura di un genitore in là con gli anni.Infatti,gli anziani che si lamentano sono spesso persone che hanno la tendenza ad avere pensieri negativi, su tutto e su tutti. Questo succede quando la persona di una certa età si chiude in quell’unico stato d’animo, e vede solo il negativo di tutte le cose che riguardano la sua vita: dall’area affettiva, a quella sociale e di salute.

Sono persone, cioè, intrappolate in una sorta di “rimuginio” costante che, se non risolto a breve, può diventare patologico e portare a disturbi d’ansia e depressione. Infatti, alla base di questo comportamento, spesso più istintivo che voluto, c’è l’insoddisfazione per la propria vita da anziano e l’insicurezza per ciò che può riservare il futuro. In queste persone, è come se la loro esistenza e, soprattutto, i limiti della vecchiaia fossero vissuti come un grande fallimento e, per questa ragione, l’unica cosa che resta da fare è lamentarsi. Alla base di questo comportamento lamentoso va ricercata non solo la necessità di sfogarsi, ma il più delle volte un bisogno disperato di attenzioni.

Se il tuo familiare anziano risponde a questo identikit, sicuramente ti sarai chiesto come aiutarlo a cambiare atteggiamento, per migliorare la qualità dei vostri incontri. Scopriamolo insieme in questo articolo del nostro blog.

 Anziani che si lamentano: quali conseguenze?

Gli anziani che si lamentano tendono a sviluppare una visione nera e pessimistica della vita che, non di rado, porta a non apprezzare le cose belle anche se piccole. In certi casi, invece, la lamentela è l’unico mezzo a disposizione per stare al centro dell’attenzione e per non sentirsi isolati ed emarginati, facendo leva sull’empatia e la solidarietà che, inizialmente, il disagio e la lamentela suscitano in chi ci circonda.

Con il tempo, però, questo atteggiamento ha una ripercussione negativa sulle relazioni con gli altri, soprattutto con i familiari, perché è difficile stare accanto a una persona che si lamenta ogni volta che ci avviciniamo a lui o si trascorre del tempo assieme. Il più delle volte, la reazione istintiva al protrarsi di questo comportamento è quella di scappare, di allontanarsi da lui. Non di rado il lamentoso finisce con il restare solo a meditare sulle ingiustizie della propria vita, animato da sentimenti di rabbia e di preoccupazione, che possono scaturire in stati d’ansia o depressivi.

Si innesca, così, un circolo vizioso che non fa bene né alla persona anziana né ai suoi famigliari, compromettendo la qualità del tempo vissuto insieme. Per questo è importate indagare a fondo e cercare di comprendere bene, le reali ragioni che animano gli anziani che si lamentano, al fine di fornire un supporto valido ed efficace, che migliora la vita di tutti.

Anziani che si lamentano: come gestirli al meglio

Di fronte a questa situazione la reazione da parte di chi subisce tale comportamento lamentoso, è il più delle volte sbagliata. Fare una battuta, sdrammatizzare, invitare la persona a non prendersela ed a godersi la vita, non fa altro che peggiorare le cose perché in verità si ottiene l’effetto opposto.

La persona si sentirà aggredita, incompresa, non aiutata e soprattutto giudicata. L’atteggiamento migliore da adottare quando ci troviamo di fronte ad anziani che si lamentano, è quello di mettersi nei suoi panni diventando empatici con lui, badando però a non diventare schiavi del suo comportamento.

Il soggetto lamentoso, infatti, si pone in una condizione di vittima, ma alla fine chi sta subendo davvero l’intera situazione non è tanto lui quanto la sua famiglia. La reazione corretta da avere è porsi in modalità assertiva: aiutarlo, essere presenti e disponibili sempre e comunque, proponendogli una visione più positiva della vita.

Quando una banale influenza verrà trasformata da lui in tragedia, occorre con tono sommesso ma fermo ricordargli che esistono persone che soffrono di malattie ben più gravi della sua, e nel lanciargli questi input ricordatevi sempre di mantenere un atteggiamento distaccato e preservare un’obiettività di giudizio che è l’unica cosa che davvero può aiutare per non far trascendere gli eventi.

Anziani che si lamentano: affidati a Residenza Bergoglio R.A.A.

Se la gestione di un genitore anziano diventa insostenibile, poiché non essendo dei professionisti, non si hanno i mezzi per supportarlo al meglio, è importante prendere in considerazione la possibilità di affidarsi ad un centro specializzato che sappia prendersi cura della sua salute, del suo benessere fisico e psicologico oltre a offrirgli un luogo familiare e stimolante dove non sentirsi solo e abbandonato, ma amato e capito.

Scegliere Residenza Bergoglio R.A.A. come luogo di cura per i tuoi anziani autosufficienti, significa avere a cuore il loro benessere. Tutti i nostri servizi sono concepiti per creare intorno ai nostri ospiti un ambiente sereno e stimolante, in modo da farli sentire completamente a loro agio.

I nostri infermieri e operatori sanitari sono professionisti opportunamente formati e preparati, che sono in grado non solo di andare incontro alle loro esigenze ma anche di comprendere subito le cause alla base di certi comportamenti ( come nel caso di anziani che si lamentano ), e di adottare le strategie appropriate.

L’impegno di Residenza Bergoglio R.A.A è costante nel cercare di offrire al tuo familiare anziano un ambiente confortevole e controllato, che lo protegga da situazioni che potenzialmente potrebbero risultare stressanti. Il nostro personale altamente specializzato è in grado di monitorare in tempo reale tutti gli ospiti presenti in struttura ed intervenire in caso di necessità.

In questo modo i familiari sono più tranquilli e hanno la possibilità di dedicare il loro tempo alle attività personali e lavorative, senza sentirsi in colpa per aver lasciato da soli i propri cari.

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