Anziani e aggressività: cosa fare per gestirla al meglio

L’aggressività negli anziani è un problema comune che può essere causato da una serie di fattori, tra cui la perdita delle capacità cognitive legate all’invecchiamento e alla progressione della demenza. Nel corso della vecchiaia, i cambiamenti comportamentali possono diventare difficili da gestire per i famigliari, ma è importante comprendere che questi comportamenti non sono volontari e, soprattutto, che l’anziano non deve essere giudicato ma supportato e rassicurato.

Non dimentichiamo che l’aggressività può essere causata da una serie variabile e differenziata di fattori come dolore, stanchezza, malattie, stati di agitazione, smarrimento e scontentezza. Solo attraverso una comprensione profonda della situazione e un’adeguata pianificazione degli aspetti relazionali e ambientali che ne sono alla base, è possibile offrire il miglior supporto possibile all’anziano e gestire al meglio la situazione. Vediamo come.

 

Anziani e aggressività: come comportarsi

Per prima cosa è bene che il familiare che si occupa della gestione del genitore anziano abbia sempre in mente il fatto che i moti improvvisi di aggressività non sono legati a un deterioramento dei rapporti ma sono proprio e soltanto l’inevitabile conseguenza di un atteggiamento di paura / difesa o, in certi casi, di una malattia che altera pensieri, percezioni e reazioni. Solo prendendo coscienza di questo fatto, si è in grado di assumere l’atteggiamento costruttivo più adeguato per gestire l’aggressività di un anziano al meglio.

Ciò premesso è altresì importante assumere dei comportamenti che contribuiscono a detonare la bomba anziché innescarla o, peggio ancora, a farla degenerare ogni volta in una sorta di conflitto nucleare. Tra i principali, consigliamo:

Mantenere un ambiente confortevole e rilassato
Si tratta di un accorgimento preventivo molto importante per le persone anziane che manifestano moti di aggressività. A questo proposito, sono diverse le cose che si possono fare per creare un ambiente sicuro e tranquillo.

  • Mantenere una routine: stabilire orari regolari per i pasti e le attività quotidiane, come alzarsi e dormire, può aiutare a creare un senso di stabilità e sicurezza per l’anziano.
  • Controllare il volume dei suoni: il volume della TV o della musica troppo elevati possono disorientare l’anziano e creare confusione.
  • Evitare programmi violenti o immagini forti che potrebbero causare ansia o agitazione.
  • Creare un ambiente accogliente e rilassante per l’anziano, con un arredamento piacevole, una buona illuminazione e arricchito di fiori e piante.
  • Fare attenzione alle esigenze fisiche, assicurandosi che ci sia caldo o freddo sufficiente, che la luce sia adeguata, che il genitore anziano abbia a disposizione tutto ciò di cui ha bisogno per vivere comodamente e che gli ambienti siano puliti e ordinati.

Favorire la comunicazione
Una buona comunicazione con gli anziani è importante per mantenere una relazione significativa e migliorare il loro benessere. Ecco alcune cose che si possono fare per favorirla:

  • Usare un linguaggio semplice e chiaro, non utilizzando parole o espressioni troppo complesse per aiutare l’anziano a comprendere meglio ciò che si sta dicendo.
  • Dare tempo per rispondere, evitando in questo modo di scatenare un senso di confusione o frustrazione.
  • Utilizzare la comunicazione non verbale: oltre alle parole, i gesti come carezze o il semplice gesto di tenere la mano possono aiutare a creare una relazione più significativa.
  • Ricorrere alla comunicazione visiva: usare immagini, foto, schemi e mappe può aiutare a rendere la comunicazione più efficace con gli anziani.
  • Impiegare la tecnologia: in alcuni casi l’utilizzo di dispositivi come tablet, pc o smartphone possono essere uno strumento utile per agevolare la comunicazione con gli anziani.

Reagire con calma
Sforzarsi sempre di mantenere la calma, rivolgersi al genitore anziano con un tono tranquillo e rilassato per non perdere il controllo della situazione. Il più delle volte, l’aggressività è dovuta semplicemente al fatto che l’anziano si senta spaventato o arrabbiato e l’unica cosa di cui ha bisogno e proprio e soltanto di essere rassicurato.

Rivolgersi al proprio medico di fiducia
Per quanto riguarda i comportamenti aggressivi degli anziani, è importante seguire un percorso medico per capire le cause e cercare il giusto trattamento. Se gli episodi di aggressività sono frequenti e causano preoccupazione, è importante consultare un medico per capire come gestirli e se necessario valutare l’utilizzo di terapie farmacologiche adeguate.

Sapere chiedere aiuto
Chiedere supporto ad amici o professionisti può essere utile per avere un punto di vista diverso e più obiettivo sulla situazione ma, soprattutto, per prendersi cura del proprio caro anziano al meglio.

Non dimenticarsi di sé
La gestione dell’aggressività negli anziani può essere difficile e stressante per il caregiver. Per questo è importante prendersi cura della propria salute mentale. Ci sono diversi modi per farlo, come ad esempio: confidarsi con amici e familiari, praticare attività fisiche e meditazione, rivolgersi a dei professionisti, staccare la spina di tanto in tanto e concedersi qualche giorno di vacanza, in modo da tenere a bada lo stress e le emozioni negative connesse con la situazione.

 

Soggiorni assistiti per anziani: perché possono essere un valido aiuto

I soggiorni assistiti per anziani sono un’ottima soluzione quando gestire l’aggressività di un genitore anziano diventa uno sforzo organizzativo ed emotivo insostenibile.

Sono utili nel caso di un breve periodo di soggiorno, poiché consentono al genitore anziano di trascorrere un periodo di vacanza lontano dal caos e dall’inquinamento cittadino, in una località dal clima salubre e salutare e, contemporaneamente, al caregiver che può così concedersi una meritata pausa di riposo e sollievo, necessari per ricaricare le batterie e tornare al proprio compito più carico e positivo di prima.

Sono utili, però, anche quando si opta per un soggiorno assistito a lungo permanente, soprattutto nel caso in cui i familiari non riescono a prendersi cura del genitore al meglio, offrendogli un supporto incostante e poco routinario che rischia solo di acuire anziché mitigare lo stato di instabilità e disagio del caro anziano e le sue reazioni aggressive.

Certamente, prima di orientarsi verso simili soluzioni, è essenziale consultare il parere del medico e individuare le residenze per anziani autosufficienti più adatte a gestire al meglio i timori e le paure del proprio genitore anziano.

 

Stai pensando ai soggiorni assistiti per anziani? Affidati a Residenza Bergoglio R.A.A.

Quando si opta per i soggiorni assistiti per anziani, affidarsi a una struttura residenziale come Residenza Bergoglio R.A.A. può essere un’ottima soluzione per aiutare i caregiver nella gestione di un genitore aggressivo. La presenza di professionisti preparati, come infermieri e operatori sanitari, addestrati a gestire situazioni di aggressività, rappresenta un supporto fondamentale, poiché possono aiutare a capire le cause alla base di certi comportamenti e adottare le strategie appropriate.

Da Residenza Bergoglio R.A.A. il nostro impegno è costante per offrire un ambiente sicuro e controllato, dove gli anziani possono essere protetti da situazioni potenzialmente stressanti. Inoltre, disponiamo di personale preparato per monitorare costantemente i nostri ospiti e intervenire in caso di necessità. In questo modo i familiari possono sentirsi più tranquilli e avere la possibilità di dedicare tempo alle loro necessità personali e lavorative senza sentirsi in colpa per lasciare soli i propri cari.

 

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