Pressione alta negli anziani: quando preoccuparsi?
La pressione alta negli anziani prevede un insieme di situazioni che variano a seconda delle circostanze. Non ci si può appellare ad alcun parametro e non esiste alcuna soglia di valori uguale per tutti. Per questa motivazione, non si sa a priori quando un’evenienza del genere diventi un rischio per la salute. Determinati parametri sono differenti tra i pazienti e risultano collegati allo stile di vita portato avanti dagli stessi. Alcuni dati orientativi riguardano una pressione minima che si aggiri sui 90 mmHG (millimetri di mercurio) e una massima intorno ai 130-140.
Per quanto riguarda i soggetti anziani, il range cambia. Infatti, la pressione può aggirarsi sui 150-160 mmHG. Come già detto in precedenza, non esistono valori di riferimento, ma solo orientativi. Certamente, impegnarsi per tenerla costantemente sotto controllo grazie a una terapia adeguata prescritta dal proprio medico curante, sane abitudini di vita e un monitoraggio scrupoloso dei valori può fare molto per limitare i fattori di rischio. Il medico curante che è a conoscenza della storia clinica del paziente sa definire un range e verificare quando la pressione alta o bassa diventi un segnale allarmante. Non resta altro da fare che conoscere le informazioni essenziali su un evento rischioso che è bene gestire con cautela e consapevolezza.
Pressione alta negli anziani: cause e sintomi
Nota anche con il nome di ipertensione, la pressione alta negli anziani può verificarsi in seguito a vari eventi e situazioni. Per esempio, nei periodi di clima caldo, gli sbalzi di pressione improvvisi tendono a essere più frequenti. Anche l’avanzare degli anni può favorire questo disturbo, così come alcune malattie tipiche dell’età senile, quale l’arteriosclerosi. Altri fattori di rischio che è bene conoscere sono anche l’ereditarietà e la predisposizione genetica, oltre a uno stile di vita poco adeguato. Dal fumo all’abuso di alcolici, dall’alimentazione ricca di grassi e carboidrati, ogni circostanza va tenuta sotto controllo.
Al di là delle cause o delle situazioni scatenanti, infatti, quello che è bene sapere è che la pressione alta negli anziani deve essere controllata in modo scrupoloso, visto che un simile fenomeno può condurre a situazioni anche dannose per la salute. È quindi essenziale rivolgersi al proprio medico curante per procedere con un’attenta analisi dei sintomi, effettuare i primi accertamenti e, nel caso di diagnosi positiva, avere l’accortezza di monitorare la situazione ogni giorno, a seconda delle circostanze personali. È importante anche vigilare costantemente sullo stato di salute generale del genitore anziano dato che ogni evento può essere collegato a uno sbalzo di pressione: forte mal di testa accompagnato da una sensazione di pesantezza; ronzio alle orecchie, unito a forme di vertigini mentre si è seduti o all’impiedi sono chiari segnali del fatto che qualcosa non va come andrebbe. Anche il sudare freddo, perdite di sangue dal naso senza una causa apparente, stati di ansia, vomito e nausea sono malesseri da non sottovalutare. Alcuni pazienti avanti con l’età, inoltre, sono alle prese con problemi di vista. È sufficiente anche solo uno di questi segnali per iniziare a preoccuparsi e avere l’esigenza di chiedere il consulto del proprio dottore di fiducia.
Sbalzi di pressione nella terza età: come trattarli
La pressione alta negli anziani è una delle molteplici manifestazioni di sbalzi di pressione nella terza età. La prima operazione da compiere è l’assunzione di appositi farmaci anti-ipertensivi, prescritti dal proprio medico di base. Una terapia del genere va portata avanti per tutta la vita. Infatti, quando emergono i problemi legati alla pressione alta, restano per sempre. Inoltre, bisogna scongiurare qualsiasi situazione di forte ansia e stress, dato che favorisce l’impennata della pressione arteriore.
Allo stesso tempo, un’ipertensione richiede un insieme di modifiche alla propria terapia, a seconda delle stagioni climatiche. Tali scelte terapeutiche spettano ovviamente a un medico professionale. Una pressione ballerina va misurata con una certa regolarità. Chi ne soffre dovrebbe conservarsi i valori in un apposito diario. Per ridurre qualsiasi problematica, una frequente attività fisica e la capacità di smettere di fumare possono fare la differenza.
Pressione alta negli anziani: un valido aiuto
Quando si è alle prese con la pressione alta negli anziani, bisogna subito darsi da fare per rimettere la situazione a posto. Se non si hanno tempo e spazio per accudire una persona in età avanzata, ci si può aiutare grazie a una valida Residenza per Anziani Autosufficienti come la nostra. Noi di Residenza Bergoglio disponiamo di uno staff preparato ed esperto, pronto a seguire il tuo anziano verso uno stile di vita equilibrato. Dall’attività all’aria aperta all’alimentazione bilanciata, da un ambiente sereno a un sano esercizio fisico, i nostri operatori socio sanitari sono sempre a completa disposizione per supportare ogni ospite in ogni sua esigenza.
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