Confusione mentale negli anziani: come riconoscerla e prevenirla

La confusione mentale negli anziani è una sindrome caratterizzata da un’evidente alterazione psichica e da perdita, più o meno grave, dello stato di coscienza, a cui si aggiunge una riduzione totale o parziale della capacità attentiva.
Questa situazione può manifestarsi con modi e tempi differenti, presentando anche notevoli fluttuazioni durante il corso della giornata. In generale, si possono distinguere 3 tipologie di confusione mentale:

Ipoattiva
il paziente mostra sonnolenza, apatia e torpore, con comportamenti che ricordano quelli di un soggetto affetto da depressione. La parola è rallentata, così come i movimenti.

Iperattiva
il delirio è iperattivo quando la persona appare irrequieta e agitata, con gesti che possono essere aggressivi verso il mondo circostante. Non è infrequente notare anche allucinazioni di tipo visivo e uditivo.

Mista
Non si tratta di una situazione definibile in modo netto ma, piuttosto, della coesistenza di entrambe le componenti sopra menzionate.

Spesso, chi soffre di questo tipo di patologia, non è consapevole dello stato in cui si trova nè degli atteggiamenti che sta mostrando. Amici e famigliari possono però notare alcuni segnali, diventando così un utile strumento per effettuare una diagnosi e porre in atto le cure necessarie.
In generale, i sintomi a cui prestare attenzione includono la mancata comprensione di cose semplici e quotidiane, come leggere l’ora o sapere che giorno della settimana è. La difficoltà nel percepire correttamente tempo e spazio è un chiaro campanello d’allarme e va considerato immediatamente, in modo che si possa intervenire velocemente, evitando che la situazione peggiori.

 

Cause e sintomi

Tra le principali cause dello stato di confusione mentale negli anziani, il naturale processo di invecchiamento dell’organismo gioca sicuramente un ruolo primario, in quanto comporta un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive.
Altre possibili situazioni, determinanti per il manifestarsi di questa sindrome, sono le seguenti:

  • carenze di ossigeno al cervello dovute a difficoltà respiratorie (problematiche legate alle vie aree superiori o ai polmoni);
  • ipoglicemia (diminuzione del glucosio nel sangue);
  • presenza di possibili infezioni;
  • malattie di tipo autoimmune che possono portare a stati di confusione (il lupus, ad esempio);
  • assunzione incontrollata o scorretta di farmaci, soprattutto di tipo anticolinergico;
  • principio di malattie senili degenerative, come l’Alzheimer;
  • abuso di sostanze stupefacenti o di alcol;
  • traumi cranici.

A prescindere dal motivo scatenante, la confusione mentale negli anziani appare sempre con sintomi chiari, anche se all’inizio possono essere mal interpretati. Il quadro più diffuso include disorientamento e caos, con possibili comportamenti agitati o, al contrario, passivi e assenti.
Il soggetto appare incapace di effettuare una distinzione dello spazio e del tempo, per cui fatica a riconoscere ambienti famigliari oppure a distinguere lo scorrere dei giorni.

 

Prevenzione

Sebbene la confusione mentale negli anziani possa dipendere da un’ampia gamma di fattori, è possibile mettere in pratica dei comportamenti mirati a prevenire e contenere questi sintomi.
In particolare, per ridurre il verificarsi di questa condizione, vivere in un ambiente quieto e sereno è certamente indicato, dal momento che un contesto rilassato può aiutare a ridurre possibili fonti di stress. Strumenti come la musicoterapia o l’aromaterapia sono tanto semplici quanto efficaci per distendere la mente dell’anziano.

Dal punto di vista alimentare, è importante mantenere sempre una buona idratazione, prediligendo una dieta sana ed equilibrata, ricca di fibre, vitamine e minerali. Cibi come noci, cereali integrali e ortaggi a foglia verde, così come la curcuma e i frutti rossi sono particolarmente consigliati per rafforzare la memoria, influenzando positivamente la lucidità mentale e la capacità di rimanere concentrati.

L’attività fisica è un ulteriore elemento a cui si deve prestare attenzione, dal momento che restare in movimento non fa bene solo al corpo, ma contribuisce anche a mantenere una mente sana. Praticare un po’ di ginnastica dolce oppure dedicarsi a piccole passeggiate è un ottimo modo per prevenire il presentarsi di situazioni patologiche.

Infine, frequentare persone e socializzare aiuta a non sentirsi isolati, stimolando attivamente il cervello dell’individuo.

 

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