Le residenze per anziani come Residenza Bergoglio, attente a favorire le relazioni sociali ed i momenti di intrattenimento, costituiscono una valida alternativa per quelle persone anziane che, spesso costrette a rimanere sole tutto il giorno, sono molto più esposte al morbo di Alzheimer o alla demenza senile.

Negli ultimi anni, diversi studi scientifici ed autorevoli riviste internazionali come Jama Psychiatry hanno evidenziato che chi si sente solo, escluso ed isolato ha più probabilità di ammalarsi. Anche nell’articolo “Rischio Alzheimer per chi è solo” apparso sulla versione on-line de La Stampa SALUTE  si parla di una ricerca condotta da un team di ricercatori olandesi al fine di testare il possibile collegamento esistente tra il manifestarsi della demenza senile e dell’Alzheimer con la solitudine o l’isolamento sociale. I ricercatori del Dipartimento di Psichiatria dell’ARKIN Mental Health Care e del VU University Medical Centre di Amsterdam, hanno seguito oltre 2.173 persone sane per ben 3 anni.

“Dai dati raccolti si è stabilito che all’inizio dello studio il 46% dei partecipanti (1.002) vivevano da soli, di cui la metà erano single o non più sposati. Circa tre soggetti su quattro hanno dichiarato di non aver alcun supporto sociale. E poco meno del 20% dei soggetti (433) ha dichiarato di sentirsi solo.

Tra coloro che vivevano soli, il 9,3% ha sviluppato demenza dopo i tre anni di studio, rispetto al 5,6% di coloro che durante questo periodo hanno vissuto con altri.

I danni maggiori della solitudine li hanno tuttavia subiti coloro che oltre a essere soli non avevano nemmeno il sostegno sociale o provavano sentimenti di solitudine: chi infatti si sentiva solo aveva sviluppato la demenza nel più del doppio dei casi, dopo i tre anni di studio, rispetto a chi non la pensava così. In cifre: il 13,4%, contro il 5,7%.

Infine, un’ulteriore analisi ha mostrato che coloro che vivevano da soli, o che non erano più sposati avevano tra il 70% e l’80% in più di probabilità di sviluppare la demenza rispetto a quelli che hanno vissuto con altri o che si sono sposati. Anche in questo caso era determinante il sentirsi più o meno soli: chi si sentiva solo infatti aveva 2,5 volte più probabilità di sviluppare la malattia.”

 

Questi dati e tutte le altre innumerevoli fonti che si possono facilmente reperire su internet devono quindi farci riflettere sull’importanza per gli anziani di avere produttivi scambi intellettuali e sociali: a casa propria se le condizioni lo permettono, in famiglia se figli e nipoti possono dedicarsi seriamente a loro o presso residenze per anziani come Residenza Bergoglio.

La nostra R.A.A. è una Residenza per Anziani Autosufficienti che offre servizi residenziali, alberghieri e tutelari di elevata qualità. Diversi sono anche i momenti di svago e di intrattenimento appositamente organizzati per favorire l’amicizia tra i nostri ospiti e lo stato di benessere generale: pomeriggi danzati, laboratori, lezioni di yoga, uscite, gite o brevi escursioni e molto altro!