Caduta negli anziani: perché è importante prevenirla?

La caduta negli anziani è, purtroppo, una problematica che colpisce buona parte delle persone di età avanzata. Circa il 30% degli anziani che vive a casa riporta una caduta almeno una volta all’anno esponendosi in questo modo al rischio di importanti complicazioni.

Adottando però alcune piccole precauzioni preventive, è possibile ridurre fortemente il rischio di cadute, sia in casa sia in giro e per strada. Vista la rilevanza dell’argomento, abbiamo deciso di dedicare questo articolo all’argomento “caduta negli anziani” raccogliendo una serie di preziosi consigli che derivano anche dal lavoro che svolgiamo ogni giorno per gli anziani autosufficienti che risiedono nella nostra Residenza RAA. 

 

Perché gli anziani cadono?

La caduta negli anziani è una seria problematica capace di causare importanti lesioni. Fratture all’anca o, ancor peggio, al femore possono risultare gravi e compromettere in maniera significativa la qualità della vita di chi, purtroppo, incorre in tale lesione. Perché però gli anziani tendono a cadere più facilmente? Le motivazioni son diverse e, a volte, possono interagire anche tra loro. In certi casi, le cadute possono verificarsi per difficoltà fisiche e funzionali, spesso legate all’avanzare degli anni, come:

  • carenza di equilibrio;
  • vista ridotta;
  • carenza muscolare;
  • ridotta mobilità ed elasticità nei movimenti:
  • riflessi più rallentati
  • mancanza di capacità cognitive;
  • alterazione della pressione e dei battiti cardiaci.

In altri casi, sono gli ostacoli ambientali ad aumentare la probabilità di una caduta, soprattutto se la persona anziana è affetta da problematiche alla vista. È sufficiente una piega nel tappetto, una borsa della spesa lasciata per terra a intralciare il passaggio, una scarsa illuminazione della stanza o, per quanto riguarda gli ambienti esterni, un dislivello nel marciapiede, la radice di un albero che fuoriesce dal terreno, ecc. a far sì che l’anziano inciampi, perda l’equilibrio e cada per terra. Infatti, la maggior parte delle cadute si verifica in movimento, in quanto mentre si cammina è più semplice mettere il piede in fallo.

Anche l’assunzione eccessiva di farmaci può portare alla caduta negli anziani e a una conseguente sensibile riduzione della pressione arteriosa.

 

Prevenzione cadute negli anziani

Fortunatamente gli anziani possono prevenire le cadute facendo semplicemente attenzione ad alcuni semplici consigli:

  • svolgere attività fisica con frequenza prestando particolare attenzione a rinforzare i muscoli delle gambe e puntando a migliorare la stabilità durante la deambulazione;
  • indossare delle scarpe adeguate, dotate di suola con presa antiscivolo, supporti alla caviglia e tacco piatto;
  • alzarsi in piedi in modo lento e mai brusco;
  • fare molta attenzione ai farmaci che si assumono e, in caso di controindicazioni, chiedere al proprio medico di revisionare tutti i medicinali su ricetta;
  • effettuare visite oculistiche ravvicinate, in quanto indossare occhiali con la gradazione corretta rappresenta senza ombra di dubbio un importantissimo aiuto nella prevenzione delle cadute;
  • consultare un fisioterapista in grado di offrire preziosi consigli riguardo l’andatura e l’eventuale supporto di un bastone o di un deambulatore;
  • rimuovere ogni oggetto che possa rappresentare un ostacolo.

Fare prevenzione aiuta, infatti, a evitare un leggero infortunio nel migliore dei casi e, il più delle volte, a scongiurare lesioni ben più gravi come fratture ossee e danni importanti agli organi interni.
Le cadute possono poi risultare ancor più problematiche qualora la persona non fosse in grado di rialzarsi o chiedere aiuto. Rimanere sul pavimento per alcune ore può, infatti, portare problemi come disidratazione, piaghe da decupito, ipotermia.
Alcune cadute, invece, possono risultare fatali. La morte può avvenire in modo immediato, magari battendo la testa contro uno spigolo e provocando un’emorragia, o, più comunemente, in maniera lenta, come conseguenza delle complicanze causate dalla caduta.

Oltre ai già citati consigli per prevenire la caduta negli anziani, l’OMS raccomanda di monitorare la terapia farmacologica, anche fornendo importanti informazioni alla persona e alla famiglia.
In linea di massima la totalità delle strategie di prevenzione è inquadrata nel contesto dell’healty aging, ovvero uno stile di vita sano atto a rallentare i processi d’invecchiamento e ridurre il rischio di patologie.
Ingrediente davvero indispensabile di questo dell’healty aging è la connessione sociale. Isolamento e successiva depressione possono, infatti, far aumentare la paura di cadere.

 

Cadute negli anziani: conseguenze

Il problema nella caduta degli anziani non è solamente legato all’incidenza stessa, ma alle gravi ripercussioni che può esercitare sulla persona. È, infatti, molto frequente che una caduta provochi gravi lesioni o traumi di difficile guarigione. Sempre secondo l’OMS, una percentuale compresa tra il 20% e il 30% degli anziani che incorrono in una caduta sono soggetti a morte prematura o, nel migliore dei casi, a una sensibile riduzione della mobilità. A tali conseguenze si aggiungono le problematiche psicologiche, tra cui perdita di sicurezza e paura di cadere nuovamente, elementi che possono provocare isolamento sociale.

 

Caduta negli anziani: i consigli della nostra Residenza per anziani

Ammettere che il proprio genitore anziano, pur essendo autosufficiente, non può più vivere in casa da solo e realizzare, allo stesso tempo che, come figli, non si ha né gli spazi né il tempo per accoglierlo in casa, proprio può essere difficile e doloroso. Un’alternativa però c’è ed è quella di affidare il benessere del caro anziano alle cure esperte di una residenza per anziani autosufficienti come Residenza Bergoglio R.A.A. in grado di assicurare elevata sicurezza grazie all’elevata attenzione e alla forte preparazione professionale impiegata nei confronti dei nostri ospiti.

Questi, infatti, avranno la certezza di essere seguiti costantemente in ogni attività effettuata e, soprattutto, potranno vivere all’interno di un luogo sicuro, a misura di persona anziana autosufficiente. E ribadiamo autosufficiente perché, in quanto tale, l’anziano va aiutato sì, assistito sì ma anche sempre stimolata, nei limiti del possibile, a prendersi cura di sé, a curare i propri interessi, a intrattenere relazioni. Questo, insieme alle giuste terapie contribuirà a regalare al tuo genitore anziano ancora tanti giorni felici, al riparo da pericolose cadute.

 

Affidati a Residenza Bergoglio RAA.: abbiamo a cura il benessere dei nostri ospiti

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