Nell’articolo intitolato “Soggiorno per anziani: l’importanza dell’accoglienza” abbiamo visto come lasciare la propria casa per trasferirsi in una residenza per anziani autosufficienti possa essere motivo di stress e malessere se il cambiamento di vita non viene gestito in modo corretto. Ma quando ciò avviene, quando cioè il passaggio è supervisionato da professionisti esperti che sanno aiutare la persona anziana a integrarsi nella sua nuova vita, lasciare la comfort zone può addirittura trasformarsi un’occasione ricca di piacevoli opportunità. Come, ad esempio, potersi relazionare con dei coetanei che capiscono perfettamente la tua condizione proprio perché la condividono. Poter far riferimento a diverse figure professionali che hanno le competenze e l’umanità giusta per prendersi cura di una persona anziana senza improvvisazioni. Scoprire nuovi hobby, nuovi interessi o nuovi spazi in cui ritrovare sé stessi.

Le persone anziane che riescono infatti ad affrontare una nuova situazione con un atteggiamento attivo, riducono il rischio di malattie degenerative e migliorano la propria salute mentale. Come è possibile?

Residenza anziani autosufficienti: quando lasciare la propria comfort zone può rivelarsi una seconda occasione di vita

Molti pensano che la comfort zone sia l’insieme di tutte le condizioni che sono a noi più famigliari e che per questo ci agevolano, rendendoci la vita piacevole. In realtà non è così. Perché a lungo andare le situazioni ormai note che ci circondano ci spingono sempre più in una routine che ci impedisce di pensare e prendere decisioni. Se questo discorso è valido per tutti, ancora di più lo è una persona anziana.

Cambiare casa per trasferirsi in una R.A.A significa scombinare gli schemi a cui è abituata la mente. Per quanto difficile e delicata possa essere la situazione, è indubbio il fatto che questo cambiamento possa essere vissuto come un modo per mettersi alla prova, attivare nuove funzioni, scoprire delle potenzialità che non si pensava di avere, avvicinarsi a nuovi modi di guardare se stessi, sperimentare e soprattutto … sentirsi nuovamente più vivi!

 

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